DUE CHIACCHIERE CON MICHELE TOMAZZOLLI

MICHELE TOMAZZOLLI

Conosciamo oggi uno dei punti fermi della famiglia Tezenis Ski Team, Michele Tomazzolli, persona con la grande dote di saper far entusiasmare ed appassionare i nostri piccoli atleti al meraviglioso mondo dello sci alpino. Di seguito propongo l’intervista integrale a Michele.

Ciao Michele, come e quando hai iniziato a sciare? Ho iniziato a sciare a 3 anni: non esisteva il tapis roulant e la mamma lo sostituiva trascinandomi sulle lingue di neve . Poi mio papà mi ha seguito fino a 12 anni quando ho avuto il mio primo maestro di sci. Ricordo con piacere le trasferte con il “maggiolino”, partendo da Trento, per andare a sciare a Folgarida  (val di Sole) e con meno piacere il freddo alle mani che si trasformava spesso in “diavolini” 

Quali sono state le tue tappe agonistiche o professionali che ricordi particolarmente? Ho iniziato le gare da “ragazzo”, non così presto come avviene oggi. Di quel periodo ricordo con piacere i piazzamenti ai campionati Trentini: da junior una vittoria ai campionati italiani cittadini al Cermis, da senior due vittorie ai campionati Trentini di slalom gigante a Canazei. Grazie ai risultati ottenuti sono entrato a far parte delle Fiamme Oro di Moena, dove sono rimasto per 4 anni, raggiungendo risultati importanti in Coppa Italia. Ho avuto inoltre l’occasione di partecipare ai campionati Mondiali delle polizie, classificandomi secondo in gigante e terzo in slalom. Ricordo poi con gioia quando ho fatto l’apripista alla 3-3 di coppa del mondo a Campiglio. E’ proprio in quegli anni che, attraverso permessi appositi, sono riuscito ad ottenere il diploma di maestro di sci con il miglior punteggio, motivo per me di grande soddisfazione. 

Quando e come hai iniziato la collaborazione con Tezenis Ski Team? La stagione dell’osordio è stata quella 2010-2011, per merito del mio caro amico e collega Giorgio Manzana, che con una chiamata mi ha convinto ad entrare a far parte di quella che considero ormai una famiglia. Da ragazzini Giorgio ed io abbiamo condiviso tantissimi momenti di sport e divertimento e ad oggi, mi sembra quasi, conciliandoli ovviamente con il e lavoro, di non aver mai smesso né di fare l’uno né di fare l’altro . Certo, l’età è diversa, ma si sa, quando c’è la passione, questa ci permette di affrontare la vita in modo profondamente diverso… 

Michele, cosa ti piace del tuo ruolo? In questo momento sono responsabile del settore pre-agonistico e insieme a Marco Bassan e Riccardo Galdiolo cerco di trasmettere ai bambini la passione, la tecnica e le regole, per permettere loro di affrontare nella maniera più giusta, se lo desidereranno, il passaggio ai Baby-Cuccioli e quindi all’agonismo. Quest’ultimo, se affrontato come si deve, ovvero senza sottovalutazioni ne’ sopravvalutazioni, può diventare il sale della vita. E’ bellissimo vedere i bambini che si appassionano e migliorano di giorno in giorno. C’è però un problema in tutto questo: noi ci affezioniamo ai bambini e, quando li vediamo le stagioni successive nelle categorie agonistiche, abbiamo un po’ di nostalgia. Ci rendiamo conto però che questa è la giostra della vita e la soddisfazione che abbiamo nel vedere i loro risultati, talvolta anche notevoli, mitiga un pochino il dispiacere di non averli più con noi. 

Hai altre passioni? Le mie passioni ruotano intorno allo sport e all’aria aperta, forse perché nel chiuso dell’ufficio soffro un po’. Mi piace particolarmente camminare in montagna e andare in bicicletta. Fino a qualche tempo fa giocavo anche a basket, ma l’età ora me lo sconsiglia. Sono tra l’altro allenatore di pallacanestro ma quest’anno ho preso un anno sabbatico (solo corsi d’aggiornamento), per diminuire lo stress. Famiglia, lavoro e ski team infatti sono già sufficienti per riempire le mie giornate. 

Qual’è un libro, un film, un quadro o una canzone che in particolar modo ispirano o accompagnano la tua quotidianità “Vi presento Joe Black” con Hantony Hopkins e Brad Pitt è il film che accompagna la mia vita, ma non vi dico il perché… (qui starà ad ognuno di noi scoprirlo!?!?)

C’è un modo di dire o una massima che ti sei fatta tua, un motto? “Patti chiari, amicizia lunga”.

Qual’è la tua pizza preferita? Quando vado in pizzeria leggo tutto il menù ma alla fine…: calzone.  

Quali obbiettivi hai? Ho due obbiettivi che vorrei raggiungere: migliorare me stesso e gustarmi al massimo il tempo che passa. 

Grazie Michele per lo splendido lavoro che ogni anno svolgi con tanta diligenza e passione, avanti così!

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